Torna anche quest’anno per la 53esima edizione il Carnival di Notting Hill. Si comincia domenica 25 agosto, ma già nel pomeriggio di sabato i residenti del quartiere ad ovest di Londra saranno deliziati dagli organizzatori dell’evento che cominceranno a provare strumenti e a testare gli impianti per la diffusione della musica.

Il Notting Hill Carnival è un evento affascinante che, nel corso degli anni, è diventato un importante attrattiva per il turismo internazionale.

Questo significa che si riverseranno in strada, su un percorso di circa quattro miglia sul quale si snoda la parata, un milione di persone. Allegre, colorate, festanti. Ma soprattutto ubriache. E’ innegabile che ogni anno ci siano problemi di ordine pubblico da affrontare, c’è chi ne approfitta per godersi lo spettacolo dal piccolo giardino antistante la propria casa, chi organizza feste con i propri amici per osservare dai balconi il flusso umano che si muove a ritmo di calipso e chi decide di allontanarsi dal quartiere.

A tal riguardo, infatti, da Kensington e Chelsea è partita un’iniziativa a favore dei membri più vulnerabili della comunità (per esempio gli anziani) a cui viene offerto un soggiorno di tre giorni per allontanarsi dalla bolgia del carnevale. Del Carnevale, tutto sommato, questo evento -che è il più grande street festival in Europa- ha le stesse caratteristiche che si riscontrano nell’evento di Rio de Janeiro. Ma non ha motivazioni religiose (lo strappo alle regole che precede l’astinenza della Quaresima per i cattolici) e, da diversi anni a questa parte (complice anche la campagna pro Brexit e contro gli immigrati), alcuni cittadini britannici contestano anche la valenza culturale dell’evento.

Questa, invece, sembra essere oggi più che mai la radice fondante della manifestazione, che ebbe luogo, per la prima volta, in piena controtendenza alla cultura di quegli anni che voleva difendere la “White Britain”. La scarsa tolleranza nei confronti della “Windrush Generation” portò due donne ad inventare un evento che portasse per le strade la comunità di colore arrivata dalle ex colonie dell’Impero. Sono gli stessi che, ancora oggi, dopo aver dato il loro contributo alla crescita economica e culturale del paese, sono in attesa di sapere qual’è la loro posizione di cittadini, all’interno della società inglese mentre i Brexiteers continuano ad agitare lo spettro di un’ uscita dall’ UE senza accordo.