Con l’approvazione dalla tagliola che ha affossato il ddl Zan, l’Italia ha dimostrato ancora una volta quanto battersi per i diritti di uguaglianza sia fondamentale e quanto la disciplina e l’onore dovrebbero essere la bussola delle scelte e dei comportamenti della comunità.

La rabbia per la scelta parlamentare ha generato delusione in molti ambiti della comunità italiana, anche in quella a Londra, che ha deciso di manifestare il proprio dissenso attraversi una protesta davanti l’ambasciata italiana.

È sempre difficile accettare che un governo di una nazione europea nel 2021, possa agire come ha fatto il governo italiano il giorno 27 Ottobre 2021 – ci riferisce Alexis Bonazzi presidentessa dell’ass. Wake Up Italia – Abbiamo assistito ad una scena ripugnante: applausi scroscianti nel vedere negati dei diritti fondamentali dell’individuo, quali la dignità ed il rispetto. Abbiamo capito che alla nostra classe “dirigente” non ha a cuore di una importante e crescente fetta della popolazione italiana. Quotidianamente assistiamo ad atti di violenza omofoba e transfobica, che grazie a questa azione pavida del governo, non verranno riportati in nessun registro di statistiche statali, tanto meno perseguiti come crimini d’odio.”

“Proprio per questo – continua Alexis – è giunto il momento di fare sentire le nostre voci! E gridare vergogna per l’operato di un governo che non ha interesse e capacità di rappresentare una fetta di popolazione che costantemente viene soggetta ad abusi e vessazioni da parte di altri cittadini italiani. Quindi unite le vostre voci alla mia, il 5 di Novembre, davanti all’ambasciata italiana a Londra dalle ore 12:00 alle 13:00 14, three king’s yard, London W1K 4EH, per far vedere che anche noi abbiamo a cuore le sorti dei nostri Fratelli e Sorelle LGBTQ+ in Italia e non. Assieme a me, ci saranno gli Alleati di: Speaker Box Street party; SpeakUp!!!; Wake Up Italia London. Chiunque voglia unirsi è benvenut@, per una colorata e pacifica manifestazione di dissenso contro una azione di governo francamente imperdonabile. Quindi vi aspetto numerosi. Queer o no, non importa.”

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