Grazie agli incoraggianti risultati dell’anno scorso, torna a Londra per il secondo anno, la manifestazione che presenta il meglio della produzione letteraria italiana nel Regno Unito.

Il  FILL, Festival of Italian Literature, è un evento co-organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura con la comunità di autori italiani residenti nella capitale del Regno Unito.

Il 27 e 28 ottobre, a Notting Hill, presso il Coronet Cabinet, si svolgeranno ben 15 eventi nei quali saranno coinvolti più di 40 ospiti, novero che vedrà scrittori affermati dialogare con le nuove voci della letteratura italiana.

Il tema di quest’anno non poteva prescindere dall’ analisi e dal dibattito -che da essa scaturisce- in merito alla svolta che la Brexit potrebbe realizzare nel paese; un programma politico, dunque, come ha asserito lo scrittore Marco Magini incentrato sulla migrazione, sull’ essere straniero e, al contempo, comunità, come accade al gruppo che ha dato il via a questo festival di respiro internazionale e che è costituito da scrittori, giornalisti, traduttori, operatori editoriali italiani che vivono  a Londra.

Il calendario include tra gli altri, i vincitori del premio Strega;  Walter Siti incontra Olivia Laing e la scrittrice scozzese Ali Smith che ha di recente pubblicato “Autunno”, in cui affida al personaggio della madre tutte le perplessità e l’angoscia scaturite da una Gran Bretagna post Brexit; Nicola Lagioia, già presente in Scozia ad agosto per  l’ Edinburgh International Book Festival e ospite del The British library per la presentazione di “Ferocity”. Inoltre interverranno il vincitore del premio Goncourt, Mathias Énard, l’autrice italo-somalo Igiaba Scego, e Lorenzo Pezzani di Forensic Architecture, agenzia nominata per il prestigioso Turner Prize. Michela Murgia, autrice de “L’ inferno ha una buona memoria” e il suo legame con Avalon, incontra il vincitore del Booker Prize Ben Okri.

E al centro di tutto, resta il dibattito a più voci per l’ incalzante nazionalismo che sta dilagando in tutta Europa. Leggere è nutrimento per la mente, soprattutto nei periodi dove si tenta di addomesticarla.

fonte foto: Istituto italiano di cultura a Londra